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Una settimana che in casa Locatelli Genova si farà fatica a dimenticare, le Under 13 si aggiudicano l’HabaWaba Plus Under 13

Una settimana che in casa Locatelli Genova si farà fatica a dimenticare: domenica 23 giugno la squadra di A2 femminile si salva dopo un inseguimento fantastico, e al termine della partita, dopo i debiti festeggiamenti, un manipolo di ragazze, reduci dalla vittoria netta nel campionato regionale under 13, guidate dai coach Stefano Carbone e Michele Garalti si mette in viaggio alla volta di Lignano Sabbiadoro, dove dal giorno dopo affronteranno il torneo HabaWaba Plus, probabilmente la massima manifestazione internazionale per atlete di questo livello. E’ la seconda partecipazione della Locatelli a questa manifestazione e la seconda edizione “en rose” di questo torneo, lo scorso anno le lontre persero la finale contro il Bogliasco  ed è proprio la squadra rivierasca che ll calendario mette di fronte alle genovesi, ma stavolta la musica cambia: i rinforzi transalpini a differenza dello scorso anno non fanno la differenza, ed anzi potendo quest’anno le lontre contare su Cecilia Grasso (atleta cortesemente concessa dalla Team Acquasport ) sono proprio le biancorossoblu genovesi ad avere rinforzato maggiormente una rosa che già aveva dimostrato il suo valore sia col titolo under 13 sia contribuendo pesantemente alla qualificazione della squadra under 15 alle finali del prossimo agosto. E infatti le lontre danno il la all’edizione 2019 del torneo schiantando le detentrici del titolo del Bogliasco per 13-3, e inanellano via via una serie di grandi prestazioni, tanto che spesso sono le più piccole a giocare ben più della metà del tempo,nella seconda giornata la vittoria arride nuovamente alle lontre contro le deliziose greche dell’Arion Glyfada, stavolta per 11-2.La prima fase porta poi altri tre successi, con Trieste 10-5, con le ungheresi dell’ Eger 17-7 e con il Bologna, 11-2. Nella seconda fase subito lo scontro col Plebiscito, che è un vero e proprio lasciapassare verso la finale, garantendo la parte di tabellone più facile. E sarà proprio così, tanto che le lontre, che si impongono sul Padova per 8-3, poi si sbarazzano con facilità di Bogliasco (11-2) e Sori (19-1, ma le soresi restano una delle rivelazioni del torneo), ed hanno un quarto ed una semifinale estremamente semplici, con vittorie per 14-3 sulle ungheresi dell’ Eger e uno straripante 16-0 sul Bogliasco, battuto per la terza volta. Nell’altra semifinale, invece, un grande Dunaujvaros piega il Plebiscito Padova per 9-6. E’ la finale che tutti attendono, dal primo giorno, comprese le ragazze delle due squadre, che si conoscono da due anni, da un campus organizzato da Michele Garalti nel 2017, e da allora è nato un sentimento di stima e amicizia fra le ragazze, che però ora non possono più sostenersi, ma devono affrontarsi. Sono le 17 di sabato 29 giugno quando in vasca, con la consueta perfetta organizzazione viene iniziata la cerimonia protocollare che precede la finalissima, lo schieramento di due squadre in vasca, gli inni di Ungheria e Italia che suonano e quasi duemila persone che assiepano gli spalti della piscina olimpica di Lignano Sabbiadoro a sostenere con un tifo indiavolato le due squadre. E le squadre non tradiscono le attese, la finale è bellissima e drammatica. Locatelli che due volte sfiora la rete con Arianna Banchi, poi viene castigata in inferiorità dalla mancina Edua Szeles,il Dunaujvaros insiste e trova il rigore del 2-0, ma Asia Avenoso cala il primo jolly della sua incredibile partita e stoppa la conclusione di Dominika Kardos dai 5 metri, la forte magiara si deconcentra e si fa espellere temporaneamente dall’arbitro Volpini, capitan Eleonora Bianco ne approfitta e realizza di prepotenza il pareggio, ma ancora il Dunaujvaros riprende il comando delle operazioni con Koltay che trasforma un secondo penalty. Ancora Bianco però trova subito dopo il varco per pareggiare ancora. Ma la Locatelli soffre, le ungheresi giocano molto bene e nonostante una grandissima Avenoso che continua a dire no ai tiri delle avversarie Laura Kardos, gemella di Dominika, si incunea da posizione uno nella difesa genovese e sigla il 3-2. Le ungheresi avrebbero anche la palla del +2 ma la falliscono ed è Arianna Banchi a realizzare un gol fotocopia del terzo gol magiaro. E’ il 3-3 e la partita sta per cambiare padrone. Eventi cruciali sono il terzo e quarto  penalty per le ungheresi nei quali prima Avenoso compie un prodigioso intervento e stopa su Koltay, poi Szeles sotto pressione tira dirttamente fuori. In mezzo ai due rigori, Avenoso para ancora in inferiorità numerica, e passato il pericolo le ragazze di Carbone si distendono siglando prima il primo vantaggio, con Cecilia Grasso dal centro, poi Lele Bianco compie il primo break per il 5-3, Grasso poi conclude una grande azione corale e mette in rete il 6-3. Bianco dopo un timeout chiamato da Carbone a meno di 3 secondi dall’intervallo sfiora il +4, ma l’evento è solo rimandato: ad inizio ripresa infatti viene concesso alla Locatelli il suo unico rigore, e Cecilia Grasso non sbaglia. Le ungheresi sono nel pallone, un paio di ragazze piangono vedendosi allontanare l’impresa, e ancora Bianco e Banchi allargano il margine di vantaggio fino al 9-3.A questo punto però la stessa Banchi si fa sorprendere e subisce la quarta e definitiva espulsione temporana, e le magiare ne approfittano riavvicinandosi con le reti di Laura Kardos su rigore, il quinto,e Szeles. E’ il 9-5 e il tempo per una rimonta clamorosa ci sarebbe, ma Eleonora Bianco mette subito le cose a posto con una bomba dalla distanza, per l’esultanza della panchina delle lontre. Poi va a rete altre due volte, la seconda delle quali con una triangolazione splendida con Lara Polidori. Accorcia Dominika Kardos con una deliziosa colombella da poizione uno, poi Asia Avenoso para a Laura Kardos il sesto penalty assegnato da Volpini alle ungheresi, terza prodezza personale dell’estremo difensore della Locatelli,e Cecilia Grasso chiude a circa due minuti dal termine la sua partita con un gran gol in semirovesciata. Spazio alle seconde linee delle lontre, Maddalena Canepa prende il posto di Avenoso che si schiera in attacco e subito si fa apprezzare per un difficile intervento sottomisura, le piccole lottano con grande coraggio come sempre, ma su un clamoroso fallo non fischiato su Giulia Scigliano, Bori Szolek di prepotenza sigla il 7-13, e prima che cali il sipario sulla finale c’è spazio per la firma sull’incontro che viene messa ancora da Asia Avenoso, stavolta in attacco, con un fantastico gol a fil di palo per il 7-14 che è il punteggio definitivo di una splendida finale. Al suono della sirena le ragazze della panchina (che in realtà sono proprio quelle che hanno disputato la maggior parte del match) si tuffano piene di gioia ad abbracciare le compagne in vasca, trascinando poi con loro gli allenatori, Carbone e Garalti. Poi quando risalgono a bordo vasca per dare la mano alle avversarie rivedono negli occhi delle ungheresi la loro stessa delusione provata 12 mesi fa e consolano le loro amiche con un abbraccio che vale più della vittoria stessa e che è una lezione di fair play che queste due squadre hanno dato a chiunque abbia avuto la fortuna di potervi assistere. Per la Locatelli un trionfo internazionale sorprendente quanto meritato, una splendida ciliegina su un 2019 da incorniciare in tutte le categorie.

Commento del tecnico della Locatelli Genova Stefano Carbone “Potrei far presto e liquidare questo risultato dicendo che ciò che conta è quello che si fa a livelli ben diversi da una under 13, ma le emozioni che questo gruppo pazzesco mi ha regalato in una settimana sono state talmente grandi ed intense che me le porterò dentro tutta la vita, a partire da un viaggio di andata fatto col cuore nelle rose per la salvezza della prima squadra in A2, per arrivare alla vittoria nella finale, un successo ottenuto a scapito di una squadra molto forte, che ha avuto il torto di smettere di crederci troppo presto, ma soprattutto di una squadra di amiche che erano all’ultima partita col loro allenatore, e anche questo potrebbe averle condizionate negativamente dopo che le abbiamo superate. Grazie a queste regole nuove, ma anche al grande rispetto e affetto fra le due compagini abbiamo assistito ad una partita atipica, in cui si è pensato solo a giocare, senza un solo colpo proibito o anche solo un atteggiamento sbagliato, questa è la pallanuoto che vorrei sempre vedere, spero che la strada tracciata da questa manifestazione sia senza ritorno e senza ripensamenti. Dopo essermi deliziato con una pallanuoto giocata davvero e con regole serie e seriamente applicate (sei rigori contro in una finale e su cinque davvero non c’era nulla da dire), errori arbitrali ridotti al minimo, oggettività e non discrezionalità, tecnica, velocità e gambe e gioco da cavernicoli completamente abolito, ritornare alla pallanuoto di solo contatto e della discrezionalità arbitrale pura per me sarebbe una occasione persa ed un terribile passo indietro. Quanto al mio gruppo che dire, non finirò mai di ringraziarle, ognuna di loro per me è una perla, anche se per qualcuna gli altri vedono solo il guscio, so io quanto valgono. Se lavoreranno unite per crescere potranno veramente, assieme alle loro compagne più grandi, volare verso traguardi oggi impensabili. Ma tutta questa gioia che ci sta piombando addosso dobbiamo gestirla, deve essere la base, un punto di partenza, guai a perdere l’appetito, anzi la fame.”

Dichiarazione del tecnico della Locatelli Genova, Michele Garalti ”
E’ stato molto importante per noi aver parlato con l’allenatore ungherese sull’applicazione delle nuove regole ed il modo di interpretarle al meglio anche e soprattutto durante le partite da giocare. La nostra è stata la squadra migliore ad adattarsi alle nuove regole grazie al gioco che noi alla locatelli cerchiamo di insegnare, un gioco di movimento (un gioco veloce e rapido).  Questo a scapito di un gioco  molto piu fisico  e piu di contatto che ci  ha sicuramente avvantaggiato. Questo nostro gioco dalla prima partita all’ultima è stato un crescendo continuo, oltre alla convinzione dei propri mezzi, da subito è nata in noi la possibilità che ci avrebbero portato fino alla finale. Parlando con l’allenatore ungherese del Dunajvaros ci siamo fatti l’augurio di poterci ritrovare in finale perche da subito entrambe le squadre hanno interpretato al meglio con il proprio gioco  rispetto ad altre squadre le nuove regole e l’applicazione delle stesse in ottica arbitrale. Mentre in noi cresceva la convinzione di poter raggiungere la finale, era auspicabile che anche la squadra ungherese potesse raggiungere lo stesso traguardo e cosi poi è stato. La nostra vera differenza di gioco tra le due squadre si è poi vista quindi in finale dove,  dopo un iniziale emozione dovuta al trovarsi proprio a giocare una finale con cosi tanto pubblico, l’inno d’Italia, questo ha dato un vantaggio iniziale alle nostre avversarie. Molti sono stati gli errori di testa dovuti all’emozione. Questo ha permesso alla squadra ungherese di prendere il vantaggio nella prima parte di gara nel primo tempo. Una volta raggiunte ed amdate in vantaggio si è poi capito che la partita sarebbe stata giocata in modo molto piu pulito dalle nostre ragazze ed è questo che ci ha aperto la strada verso la vittoria finale. Dopo essere andati in vantaggio le nostre avversarie sono invece crollate emotivamente e questo non è stato bello vedere sportivamente parlando. Dopo il fischio finale è stata un emozione fantastica per le nostre ragazze. Le fasi delle scambio del saluto a fine parttia sono state molto emozionanti. Questo è stato avvalorato anche dal fatto che le stesse ragazze di entrambe le squadre avessero da subito creato una sintonia molto forte ben piu di una semplice simpatia gia dall’inizio del torneo , cosa che poi si è vista in finale quando dopo il fischio  finale è stato piu che  istintivo da parte nostra andare a consolare le nostre avversarie che, come noi speravano nella vittoria, con un abbraccio sincero che va ben oltre il semplice gesto di salutare la squadra avversaria a fine partita. E’ stato un gesto spontaneo e dovuto verso chi interpreta al meglio questo sport. Questo feeling è stato avvalorato anche dal fatto che le stesse ragazze di entrambe le squadre avessero da subito creato una sintonia molto forte e ben piu di una semplice simpatia , cosa che poi si è vista in finale quando dopo il fischio  finale è stato piu che  istintivo da parte nostra andare a consolare le nostre avversarie che, come noi speravano nella vittoria, con un abbraccio sincero che va ben oltre il semplice gesto di salutare la squadra avversaria a fine partita. E’ stato un gesto spontaneo e sincero verso chi interpreta al meglio questo sport. Grazie dunque a queste fantastiche ragazze che hanno giocato una pallanuoto che piu si adatta al modello di pallanuoto che si insegna alla Locatelli e che in molte cose mi accomuna per modo di vedere la pallanuoto fuori e dentro la piscina. Auguro infine all’allenatore del Dunaijvaros di ritornare e tentare di vincere questo Torneo. Sono anche molto contento per Stefano che tiene in particolar modo a questa società ed all’immagine che questa società da alla pallanuoto ed aver ottenuto questi due risultati mi rende particolarmente felice per lui.

Tabellino della finale:
DVFE Dunaujvaros- US Luca Locatelli Genova 7-14 (3-6; 4-8)

DVFE Dunaujvaros: Alexa Horvath, Dominika Kardos 1, Laura Kardos 2, Edua Szeles 2, Szvetlana Pasti, Minka Horvath, Norina Zeker, Bori Szolek 1, Malna Erdosi, Nadin Koltai 1, Dorina Erika Szabo, Johanna Borsos, Bettina Pinter, Viktoria Toth, Rend Viola, Nora Bordacs, Dorka Hegedus. Allenatore: Laszlo Papp

Locatelli Genova: Asia Avenoso 1, Eleonora Bianco 7, Giulia Scigliano, Cecilia Grasso 4, Maddalena Canepa, Margherita Minuto, Gaia Frisina, Paola Massarotto, Nausicaa Magaglio, Caterina Torretta, Lara Polidori, Arianna Banchi 2. Allenatori: Stefano Carbone e Michele Garalti

Arbitro: Volpini
Curiosità:

Margherita Minuto e Paola Massarotto, le più giovani della squadra, entrambe del 2009, erano reduci dall’ Habawaba Festival e in particolare Paola Massarotto nella sua squadra, non era riuscita a vincere neppure una partita, mentre nell’ habawaba plus le ha vinte tutte.

Il portiere Asia Avenoso nella finale ha parato tre rigori e siglato un gol (giocando due minuti in attacco).

Gaia Frisina ha giocato resistendo al dolore di un dito con una lieve frattura!

Cecilia Grasso ha partecipato ad entrambe le edizioni habawaba cui ha partecipato la Locatelli Genova (2018 e 2019) e questo grazie al suo allenatore Francesca Romano

Nella formazione dell’Habawaba della Locatelli mancavano due giocatrici campioni liguri under 13, ovvero Ginevra Pizzatti e Matilde Di Luise

 

U.S.Luca Locatelli Genova a.s.d.