La Roma Vis Nova ieri pomeriggio ha organizzato, assieme al Santa Maria, una festa per Tania Di Mario, che ha ricevuto l'abbraccio di tanti pallanotisti in erba, curiosi di incontrare una delle più forti giocatrici italiane di sempre, nell'impianto di casa, in zona San Giovanni, dove ha cominciato a muovere le prime bracciate. Un incontro per celebrare la medaglia d'argento conquistata nell'ultima Olimpiade di Rio de Janeiro, ma anche per il suo addio alla pallanuoto giocata, un pomeriggio in famiglia assieme alle nuove leve, un ideale passaggio di testimone con le future generazioni.
"È una bella emozione esser tornata proprio qui, con gli amici di sempre. Mi sento a casa, non credevo di poter arrivare così in alto. A tutti i ragazzi dico di non mollare mai, di crederci sempre e di non smettere di imparare". A 37 anni e con la medaglia al collo si sente "la donna più felice del mondo. L'argento di Rio de Janeiro è stato il regalo più bello che la mia squadra mi potesse fare. Chiudere la carriera non è mai una cosa felice, ma farlo in questo modo mi ha aiutato a concludere nel modo migliore possibile".
Pensa già al futuro, ovvero a diventare mamma e alla pallanuoto all'asciutto. "Continuerò a rimanere nell'ambiente, a Catania, dove sono vicepresidente dell'Equipe Orizzonte. Allenerò anche le ragazze più piccole perché mi sarebbe dispiaciuto veder andare "perso" tutto quello che ho imparato in questi anni. Però visto che ho fatto pure un master in Diritto e Management dello sport, vorrei provare a fare anche questo".
In carriera ha vinto 13 scudetti, una Coppa Italia, sette Champions League, una Coppa LEN, con la calottina azzurra l'oro all'Olimpiade di Atene, tre Europei e un Mondiale.