Euro Cup 2014-2015 – Semifinale di ritorno
CN Posillipo vs Steaua Bucarest 8 – 5 ;
CN Posillipo: Caruso, Dolce, Briganti, Foglio, Klikovac, Radovic 1, Renzuto Iodice 1, Gallo 2, Russo, Bertoli, Mandolini 1, Saccoia 3, Negri – Allenatore Mauro Occhiello
Steaua Bucarest: Dragusin, Popescu 1, Gheorghe, Diaconu, Chioveanu 2, Busila, Filipovic, Nastran 1, Randic 1, Robu, Ghiban, Goanta, Florea – Allenatore Ionut Angelescu
Arbitri: Matan Schwartz (ISR) e Arkadiy Voevodin (RUS) – delegato LEN Gyorgy Martin (HUN)
Parziali: 3-1, 2-0, 2-2, 1-2;
Superiorità numeriche: Posillipo 1/5; Steaua 3/7;
Note: Uscito per raggiunto limite di falli Renzuto nel 4°T
FINALMENTE in FINALE!
Un Posillipo favoloso sostenuto dal tifo di oltre duemila spettatori domina i rumeni e conquista la finale di Eurocup dopo dieci anni dalla conquista della supercoppa LEN.
L’inizio è totalmente rossoverde; i ragazzi di Occhiello partono in scioltezza, e a metà circa del primo quarto, hanno già costruito un doppio vantaggio con Renzuto, Saccoia e Gallo, concedendo agli ospiti solo il temporaneo 1 a 1 realizzato in superiorità da Nastran.
Già a partire dalla seconda frazione, il match praticamente non ha più storia; infatti, mentre la difesa giganteggia e non consente agli avversari se non tiri da lontano che non possono certamente impensierire Negri, prima Gallo con l’uomo in più e poi Saccoia consolidano il vantaggio che al giro di boa di metà incontro e +4.
Nella seconda metà della partita la formazione di casa, forte dei sei gol di vantaggio nel punteggio integrato tra andata e ritorno, amministra con sagacia il consistente vantaggio e ribatte colpo su colpo ai tentativi degli ospiti di tentare un improbabile recupero, mettendo a segno, in un solo minuto, nel finale della terza frazione i gol di Mandolini in controfuga e di Saccoia, match-winner dell’incontro con tre reti, in risposta alle marcature di Chioveanu e Randic.
Nell’ultimo quarto è Radovic a mettere il sigillo sulla partita realizzando la rete dell’8 a 3, mentre i gol di Popescu e Chioveanu rendono meno pesante il punteggio per i rumeni.
Ovviamente entusiasta il coach rossoverde: “Era importante partire forti, ho chiesto ai ragazzi di spingere fin dall’inizio; rispetto all’andata il fattore psicologico era ribaltato, giocavamo in casa dovevamo vincere mentre loro non avevano niente da perdere. Abbiamo controllato bene la partita. Complimenti ai ragazzi! Per il secondo anno consecutivo siamo arrivati alla semifinale di ritorno in casa e non potevamo farci sfuggire ancora una volta l’occasione di andare in finale”.
Intanto, il prezioso pareggio dell’Acquachiara a Spalato consegna a Napoli la finale europea.
Nino d’Agresti