Anche sul palcoscenico più importante a livello di club, una gara di valore all’insegna del coraggio, della qualità del gioco, della determinazione, della generosità, purtroppo, però, senza l’esito auspicato. Alla piscina Sciorba, contro la favoritissima Pro Recco, l’An Brescia disputa un grandissimo quarto di finale di Champions League cedendo solo ai tiri di rigore – 12 a 10 il punteggio finale dopo l’8 a 8 al termine dei tempi regolamentari -. Quadrata, ben consapevole dei propri mezzi, la squadra di Sandro Bovo regala emozioni e spettacolo davanti a tifosi e appassionati di tutta Europa, facendo correre lunghi brividi sulla schiena del team ligure e dei suoi tifosi: l’inizio in salita non scalfisce minimamente lo spirito battagliero di Presciutti e compagni, arrivati al cambio di panchine sotto di tre reti (4-1), con un non benaugurante 0 su 6 in superiorità numerica e con Paskovic finito prematuramente fuori dalla contesa per un cartellino rosso inflitto, in modo decisamente troppo frettoloso (scorrettezze??), dall’arbitro polacco, Koryzna. A quel punto, in tanti pensano a una partita tutta in discesa per i padroni di casa, ma l’An c’è, eccome, e la rimonta inizia inesorabile con un terzo tempo che infiamma l’incontro: sempre affamato, ma pure molto lucido, il sette bresciano continua a difendere con ottima efficacia e, in avanti, trova la chiave per far male. È con l’uomo in più che i biancazzurri tornano prepotentemente nel match: Gitto va nel pozzetto e Nora fulmina Tempesti da posizione uno, senza neanche aspettare il piazzamento dei compagni. Poi ci pensano Muslim, che finalizza un’ottima rotazione, e Bertoli, puntuale con tiro al volo dalla mano buona, il tutto inframezzato dal gol fortunoso di Filipovic (palo e poi nuca di Del Lungo) e dalla rete di Ivovic, in chiusura di frazione. Nell’ultimo periodo, la progressione dell’An è ancora più impetuosa: prima arriva il 7 pari con la doppietta in superiorità di Rizzo e, a 18 secondi dall’ultima sirena, l’8 a 8 firmato da Nora sempre con l’uomo in più (6 su 13 sarà il dato conclusivo, con un parziale di 6 su 7 nella seconda metà di gara). L’ultimo assalto del Recco va a vuoto e questo anche dopo il cartellino rosso (proteste in seguito al gol di Ivovic dell’8 a 7) rifilato a capitan Presciutti a 1’ e 36 dalla fine. I rigori dicono male ai ragazzi di Bovo (Muslim palo, Rizzo parato), ma la serata dell’An rimane memorabile e domani concentrazione al massimo per confermare il quinto posto in Europa: alle 17.30, la dura sfida con i campioni uscenti del Szolnok, sconfitto 9 a 8 dallo Jug.
«La nostra è stata una prova straordinaria – commenta il presidente, Andrea Malchiodi -: se Recco ha l’organico meglio attrezzato in assoluto, noi abbiamo dimostrato di avere un cuore e una voglia, superiori a tutti. Questa partita è stata la nostra Champions a 360 gradi».
«Abbiamo giocato un grande match – dice coach Bovo -, solidi in difesa e sempre con grande attenzione. I cartellini rossi ci hanno penalizzato perché ci hanno privato di due rigoristi, ma resta senz’altro la performance formidabile per carattere, orgoglio e spirito battagliero: devo complimentarmi coi ragazzi».
Ufficio Stampa AN Brescia