Un Racing a due velocità ha pareggiato contro l’Ede Nuoto. Partenza “a razzo” per la truppa di Maccioni che poi ha frenato alla distanza, concedendo la possibilità del recupero agli avversari.
Un pari che fa rabbia, quello racimolato nella gara pomeridiana della piscina Zero 9 dell’Eur dal team di Jacopo Maccioni, al termine di una partita giocata a due velocità dai ragazzi rossoblù. Nel primo quarto, infatti, si è registrata una partenza “a reazione” per gli atleti in calotta bianca: rete di Benedetti dopo mezzo giro di orologio e raddoppio di Massimiliano Re al 2’. Proprio l’attaccante n.10 è sembrato in serata di grazia visto che, prima della fine del tempo, è stato in grado di segnare altre 2 marcature, firmando la propria tripletta personale: gol al 3.45’’ e poi allo scadere su perfetta controfuga. Per gli ospiti, invece, ha tenuto alto il morale solamente Valenti, in condizione di superiorità numerica.
La ripresa ha visto i padroni di casa ancora molto agguerriti, pronti a spingere per mettere “fieno in cascina”, mentre invece gli ospiti sono parsi frastornati, tenuti a galla unicamente dalla marcatura Luca Castaldo al 3’: gran girata sulla quale Serra non ha potuto opporsi in alcun modo. I bianchi, invece, hanno impallinato l’estremo difensore dell’Ede Nuoto al 1’ con un bel gol da distanza ravvicinata di Manolo Maccioni, ma soprattutto al 5.40’’ con un vero e proprio missile di Dario Scognamillo: ottimo giro palla per il team rossoblù e velenosissimo “tracciante” spedito sotto l’incrocio di Cipro dal vertice alto di zona 3. Da segnalare anche due grandi parate di Marco Serra, l’estremo difensore romano, che ha saputo difendere perfettamente i propri pali, anche dalla cortissima distanza, al cospetto dei tiri degli attaccanti avversari.
Quando il direttore di gara Curzi ha ordinato la fine del secondo tempo ed il cambio di versante della vasca, il tabellone ha segnato il punteggio di 6-2 in favore dei bianchi, una sfida apparentemente in discesa, quindi, e rossoblù verosimilmente padroni del match e del proprio destino. Nella terza ripresa, però, qualcosa si è rotto nell’ingranaggio del Racing: la macchina che, fino a quel momento, aveva girato alla perfezione si è inceppata, concedendo campo ed occasioni a ripetizione agli avversari. L’Ede ne ha approfittato, mandando in gol al 1’ Stella (al volo in posizione da centro), e Luca Castaldo al 3’ (palomba perfettamente insaccata alle spalle di Serra). I rossoblù non hanno invece trovato sbocchi in attacco fino al solitario (e sfortunato) tentativo di Carlomusto: palomba dal vertice di zona 4, finita sulla traversa difesa da Cipro. Sfortuna anche per i laziali che, nell’ultima occasione del terzo tempo, hanno fatto tremare il legno dei bianchi con una gran botta dal vertice basso di zona 3. Con le calotte nere in rimonta, il Racing è andato in confusione, complice anche un calo fisico collettivo, che ha spezzato gli entusiasmi della truppa di via Avicenna, agitando gli animi dei giocatori. Durante il riposo prima dell’ultimo tempo, Jacopo Maccioni ha cercato di fare il “pompiere”, spegnando i focolai di nervosismo e dettando le regole per rientrare in carreggiata: logica, calma, ma soprattutto tanto nuoto, questo ha chiesto ai suoi giocatori il mister rossoblù, nel tentativo di coagulare le residue energie del proprio team per tenere a distanza gli avversari.
Alla quarta ripresa, però, le cose non sono andate come sperato dall’entourage di via Avicenna. I laziali hanno tessuto con pazienza la propria tela di passaggi, finendo per bucare Serra al minuto 2.50’’ (ultimo gol della tripletta di Luca Castaldo) e poi ancora al 3.40’’ con la rete di Andrea Castaldo. Il pareggio ottenuto dalle calotte nere non ha migliorato né il morale e nemmeno la lucidità dei romani che si sono affidati unicamente agli spunti dei singoli per cercare di concludere qualcosa di positivo in attacco. Al 4.40’’ si è invece registrato un altro “miracolo” di Serra, che ha saputo sbattere la porta in faccia al centroboa dell’Ede, mantenendo il risultato in equilibrio. Negli ultimi minuti i laziali ha avuto per due volte, nelle mani, la palla buona per il sorpasso, non riuscendo a sfruttarla, mentre i padroni di casa hanno avuto un’occasione molto ghiotta a pochissimi secondi dalla sirena finale, ma, anche in quel caso, la difesa avversaria ha fatto buona guardia. Il risultato finale di 6-6 è riuscito a scontentare tutti: il Racing, capace di fare sfracelli nei primi due tempi e poi di addormentarsi nei successivi, ma anche l’Ede, che non è riuscito a coronare una clamorosa rimonta con un pieno successo. Un punto guadagnato a testa, insomma, in grado di smuovere la classifica di entrambe le formazioni, soprattutto in grado di far tornare (almeno un poco) l’ottimismo tra i rossoblù, fermi a 9 lunghezze da tre partite, in attesa dell’importantissima sfida contro il Villa York.
Racing Nuoto Roma – Ede Nuoto 6-6 (4-1, 2-1, 0-2, 0-2)
Racing Nuoto Roma: Serra, Maccioni 1, Scognamillo 1, Benedetti 1, Carlomusto, Cesarini, Coletta, Mazzella, Medici, Re 3, Taliani, D’Auria, Barberini. All: Maccioni J.
Ede Nuoto: Cipro, Castaldo A. 1, Fava, Di Bartolomei, Castaldo L. 3, Mosca, Fortuna, Zarelli, Ozino, Cingolo, Stella 1, Riviezzo, Valenti 1. All: Tomassini C.
Gianluca Stisi (Ufficio stampa Racing Nuoto Roma)