C M – Everest Piacenza Pallanuoto 2018: intervista a Fabio Fresia
E’ iniziato il conto alla rovescia per il settebello piacentino che sabato affronta il Valenzano Bari a Roma in uno spareggio di fuoco dove chi uscirà vincente farà parte di una delle otto squadre in Italia che hanno ottenuto la promozione in serie B.
Il meritato approdo al Foro Italico è arrivato al termine di una stagione piuttosto lunga che alla fine ha visto lo Sporting Lodi precedere di tre sole lunghezze l’Everest Piacenza Pallanuoto 2018, che ha a sua volta preceduto la retrocessa Busto di cinque lunghezze.
La giovane squadra piacentina ha ampiamente meritato questo accesso allo spareggio grazie soprattutto alla compattezza di un gruppo dove a fare da plasmatore e cesellatore è stato il tecnico savonese Fabio Fresia.
22 partite, una lunga maratona, adesso l’ultimo atto. Come vivi questo momento ?
Non posso che ritenermi soddisfatto della mia esperienza piacentina. In 2 anni, grazie anche all’ottimo lavoro svolto da Harry, sono riuscito a portare a casa 2 trofei e giocarmi un passaggio di categoria con una squadra giovane e prevalentemente del luogo. Si può sempre fare meglio ma non ci si può certamente lamentare. I risultati sono indubbiamente frutto delle qualità dei ragazzi e della serenità che ci trasmette la società, sempre pronta ad assecondare le nostre esigenze, lavorando alacremente per favorire la crescita di tutti gli atleti.
Nella tua carriera di giocatore spesso ti sarai trovato in situazioni analoghe; o dentro o fuori. Cosa consiglierai ai tuoi, mediamente giovani, atleti ?
Le finali sono sempre partite bellissime da giocare. Sono stimolanti, adrenaliniche, tanto da crearne dipendenza. Si imparano ad affrontarle giocandole, pensandoci continuamente senza farsi sopraffare dal timore o dall’eccessiva foga. Ognuno dovrà trovare il suo modo di essere concentrato: fortunatamente abbiamo già vissuto questo genere di partite e sono certo troveremo lo stato mentale corretto per affrontarla.
Tra le difficoltà di vario genere che potreste incontrare, sia tecniche che mentali che logistiche, che cosa ti spaventa di più ?
Diciamo un mix di tutte quante. Non conosciamo la squadra avversaria, il campo di gioco, non siamo abituati a trasferte così lunghe. Dopodichè il Master Valenzano è nelle nostre identiche condizioni.
Passare dalla Raffalda al meraviglioso impianto dei mosaici di Roma sarà impattante ma appena entreremo in acqua si penserà solo a giocare al massimo.
Tu conosci certamente il valore della tua squadra ma non di quello degli avversari. Cosa implica questa carenza ?
Dovremo semplicemente concentrarci su noi stessi, sui nostri schemi e sulle nostre qualità, cercando soluzioni alle difficoltà che sicuramente incontreremo. Vincerà chi sarà più celere ad adattarsi.
Questa ultima settimana consolideremo i nostri movimenti offensivi e difensivi ma quello che più servirà è la fiducia nel compagno, lo spirito di sacrificio che dovremo buttare in vasca: così le finali si possono vincere.
Everest Piacenza Pallanuoto 2018