Quinta partita di campionato di serie B, girone 2, di pallanuoto, e quinta vittoria consecutiva per la Pallanuoto Metanopoli. Quindici punti raccolti su quindici. E poi 72 goal fatti a fronte di 20 subiti, 3 partite su 5 vinte con più di 10 gol di scarto, nessuna con uno scarto inferiore alle 5 reti. La squadra di San Donato è una valanga inarrestabile. A venire travolta, sabato 9 febbraio, è stata la Pallanuoto Como, che giocava in casa e che fin da subito ha dovuto concentrare i propri sforzi sul limitare i danni. Questa la cronaca del match, terminato 15 a 4 per i sandonatesi.
Al primo minuto del primo tempo la Metanopoli va subito in vantaggio, con Ottazzi che su uomo in più realizza dal palo. Il solito Brambilla, capocannoniere del girone che prima di questa partita era già arrivato a 21 reti in 4 partite, fa tre gol di fila: il primo in controfuga, il secondo su rigore da lui stesso procurato, il terzo con un siluro da fuori. Sul finale del tempo il Como accorcia le distanze, che se la Metanopoli non avesse sprecato alcune occasioni in controfuga avrebbero potute essere anche maggiori, con un alzo e tiro del mancino. La conclusione del comasco viene deviata dal difensore sandonatese e diventa così una palomba velenosa su cui il numero 1 Ferrari non può nulla.
Il secondo quarto inizia quindi sul 4 a 1 per la squadra ospite. Il Como prova a mettere la partita sul fisico, con molte provocazioni e contatti ai limiti del regolamento. La Metanopoli, ingenuamente, cade nella provocazione e in questo parziale commette troppi errori. Le espulsioni si susseguono da ambo le parti. I sandonatesi riescono a violare la rete del Como solo in due occasioni. La prima su uomo in più, giocato molto bene e concluso dal centroboa Palmieri sul palo, dopo che Maccioni aveva attirato su di sé la difesa avversaria sul movimento a girare. La seconda sul finale del tempo, con una bordata di Maccioni dal perimetro che porta la partita sul 6 a 1 al cambio campo.
Il terzo tempo è appena iniziato quando la Metanopoli conquista un’altra superiorità numerica e la realizza con Tafuro. Un minuto dopo, quando già il punteggio era un perentorio 7 a 1, il numero 12 del Como rifila un calcio a Palmieri proprio sotto gli occhi dell’arbitro e viene quindi espulso per brutalità. Ne conseguono il rigore, realizzato da Maccioni, e quattro minuti con l’uomo in meno per i padroni di casa. La Metanopoli ne approfitta prima con Maccioni e poi di nuovo con Palmieri dal palo. Sul 10 a 1 altra ingenuità del Como: il portiere – che sostiene di non averlo fatto apposta, ma che non convince l’arbitro – rilancia con un gesto di stizza la palla e colpisce violentemente Palmieri in testa, e viene quindi espulso.
Tra i pali del Como, a quattro minuti dalla fine del tempo, va quindi un giocatore fuori ruolo. La Metanopoli non infierisce e spreca le ultime occasioni in uomo in più. Sul finire del tempo, con le squadre tornate in parità numerica dopo la fine dei quattro minuti di uomo in meno per il Como, di nuovo Brambilla infila la porta avversaria con il solito tiro chirurgico dal perimetro.
Al quarto tempo la partita, sull’11 a 1, è già di fatto finita e le due squadre entrano in acqua molto scariche. Ferrari, a cui facciamo gli auguri per la nascita di suo figlio, viene sostituito tra i pali da Mellina. La fisicità che aveva caratterizzato la partita fino ad allora viene meno. Segna il Como, su uomo in più, e la Metanopoli rimane orfana di Tafuro, che prende la sua terza espulsione al termine di una partita giocata magistralmente. Il boa comasco ne approfitta e carica la difesa sandonatese di espulsioni. Risponde Brambilla, con un rapido uno-due, che porta il punteggio sul 13 a 2. Arriva poi la terza rete del Como, su una bella sciarpa del centroboa. Pasticcio sul cambio dei padroni di casa, che fanno entrare in acqua un giocatore espulso definitivamente, e rigore per la Metanopoli. Realizza Brambilla, che oggi è riuscito a segnare 7 reti pur avendo giocato col freno a mano tirato per metà partita, e siamo sul 14 a 3. Il mancino Caliogna segna il quindicesimo gol sandonatese e c’è poi tempo per l’ultimo gol del Como che, su tiro del mancino, fissa il risultato sul definitivo 15 a 4.
La Metanopoli ha sicuramente avuto il merito di non cedere alle numerose e costanti provocazioni del Como, squadra molto fisica che ha provato a compensare la differenza tecnico-atletica con un atteggiamento aggressivo, e il demerito di aver giocato a tratti con un po’ di sufficienza, concedendo all’attacco comasco più occasioni di quanto non si potrebbe intuire dal punteggio finale.
PN COMO 4 – SD METANOPOLI 15 (1-4, 0-2, 0-5, 3-4)
Pn Como: De Nicola, Crivellin, Maresca 1, Amaboldi, Tedeschi 2, Uliassi, Colombara 1, Dato, Osigliani, Crivellin, Genoni, Barzon, Bottiani
Metanopoli: Ferrari, Tafuro 1, Brambilla 7, Rigon, De Campo, Bizzarri, Guenna, Palmieri 2, Maccioni 3, Ottazzi 1, Spigno, Caliogna 1, Mellina
Metanopoli