“ Una stagione pazzesca ! “ In questa dichiarazione del capitano Costantino c’è il succo dell’annata vissuta dall’Everest Piacenza Pallanuoto che con i suoi meritatissimi e sudatissimi 21 punti, acquisisce per il secondo anno consecutivo la matematica salvezza con due giornate di anticipo sulla chiusura del campionato. Ecco l’allenatore Harry Van der Meer.
Un campionato molto difficile; su 16 partite giocate sette vinte e quattro perse di un solo goal. Un equilibrio fortissimo e tanta tanta sofferenza e solo sabato è arrivata la salvezza.
Si, se si eccettuano Bergamo e Fanfulla da una parte e Vicenza dall’altra, è stato un campionato di grandissimo equilibrio per le rimanenti sette squadre e con il meccanismo dei play-out è diventato tutto molto più difficile per tutti. Noi abbiamo dimostrato, pur senza continuità, di essere una squadra che ha ampiamente meritato la salvezza. Siamo partiti con qualche difficoltà ma abbiamo fatto un grande, grandissimo finale di stagione.
Cosa ti è piaciuto maggiormente della decisiva partita di sabato ?
La cosa che mi e piaciuto maggiormente sabato è che ho visto un gioco di squadra e tanta determinazione. I ragazzi hanno giocato sin dall’inizio concentrati ed hanno fatto quello che ho chiesto di fare.
Tornando alla stagione quale è stato il momento peggiore e se dovessi tornare indietro cosa cambieresti ?
Il “momento" peggiore di questo anno sono più di uno: quando perdi di un goal e regali le partite …. Se poi vedo come abbiamo giocato sabato scorso mi viene ancora un po’ di rabbia, perché giocando così sicuramente potevamo toglierci qualche soddisfazione in più. Ma purtroppo lo sport e così e abbiamo dovuto lottare fine alle fine.
Non penso che ci sia una cosa specifica che puoi cambiare e garantirti così la vittoria; se così fosse l’avrei fatto. Il concetto è un altro e cioè una squadra prende all’ inizio di una stagione una strada e piano piano poi assume una forma. Su quella strada puoi avere dei momenti si e altri no; li provi a cambiare qualcosa.
Piacenza continua ad avere grosse difficoltà logistiche. Non riuscite ad allenarvi bene, non avete lo spazio per far crescere le giovanili e non potete mai giocare la partite casalinghe a Piacenza. Con questa serie di aggravanti che futuro c’è per una pallanuoto di qualità ?
Con queste premesse non è sicuramente facile ma vediamo se troviamo delle risposte per il futuro per migliorare sempre di più.
Per quanto riguarda le giovanili con gli spazi acqua che abbiamo non è facile, perché abbiamo tanti bambini e spero che anche là possiamo trovare una soluzione migliore. Al di là degli spazi acqua posso solo dire che sono molto contento per quello che vedo, siamo riusciti a creare un gruppo di giovanili molto completo ed in più vedo che abbiamo un gruppo di dirigenti e genitori molto entusiasti. E voglio dire grazie a loro per tutto quello che fanno per noi, sono loro che stanno creando un ambiente dove i bambini stanno bene.
La prima squadra che deve giocare a Cremona, perché a Piacenza non abbiamo un impianto adatto, è una grossa penalità. E’ da quando sono arrivato a Piacenza che sento parlare di questo problematica e spero che adesso possiamo trovare una soluzione.