AQUARIA – CUS GEAS MILANO 9 – 6 (1-1, 3-0, 2-2, 3-3)
Aquaria: Gaspari, De Luca2, Ciatto1, Cavinato, Bacelle1, Toffanello, Billiato A, Prete2, Kalemba1, Callegari, Trevisan2, Morelli, Vergerio. All. Longhin
CUS GEAS Milano: Guasto, Guerrini1, Lizzari1, Vereczkey1, Arena2, Miveo1, Gorreri, Foroni, Giusti, Anelli A., Anelli L., Barboni, De Pippo. All. Catalano.
Superiorità: Aquaria 7/13 +1rig (fallito, controfallo) CusGeas 4/12.
Note: espulsi Miveo, Giusti e Barboni (C) per somma di falli, Bacelle (A) e De Pippo (C) per proteste (art. 21.13), Vergerio (A) e Arena (C) per reciproche scorrettezze (art 21.13).
Arbitro: Alessandroni Michele.
Spettatori: 200 circa.
Che non sarebbe stato semplice già si sapeva, ma i Piovesi Sabato hanno messo nuovamente in campo tanto tanto cuore fino a portare a casa altri punti importantissimi per la classifica. I Milanesi di Mister Catalano arrivano invece al Plebiscito convinti di affrontare una squadra giovane ed impaurita e con i loro veterani, più che pensare ad attaccare e produrre gioco, cercano fin da subito di addormentare la partita e di colmare il gap atletico con esperienza e scorrettezze. La partita si fa fin da subito spigolosa e di sicuro gli atleti lombardi non pensavano che i giovani piovesi sarebbero rimasti così tranquilli nonostante i ripetuti colpi proibiti. L'arbitro Alessandroni ha avuto il difficile compito di dover dirigere un simile incontro che nel terzo tempo ha rischiato addirittura di essere sospeso quando De Pippo, a gioco fermo, colpiva da dietro Trevisan alla nuca, gesto visto e sanzionato col cartellino rosso ma che ha acceso gli animi di giocatori, panchine e tifosi.
Riportata la calma – forse solo apparente – il Milano si sgretola e solo qualche episodio dubbio riesce a tenerli in partita; Aquaria invece macina gioco, continua a difendere bene e a riversarsi in attacco con un ottimo Prete (in foto) che oltre a ricoprire alla grande il suo ruolo difensivo, si spinge al goal in due situazioni – di rpegevole fattura in particolare la palomba da distanza siderale che spegne di fatto le velleità lombarde -.
Nel nervosismo generale, il direttore di gara non vede che un difensore disturba coi piedi Bacelle in procinto di tirare un rigore e anzichè punir il giocatore milanese con l'espulsione caccia il bomberone padovano per proteste.
"Recriminare non serve a nulla, fortunatamente nessuno di noi si è fatto male, ma una gara così va gestita con più piglio" dichiara Mister Longhin, ed aggiunge "I ragazzi sono stati bravi a non reagire alle continue provocazioni e al gioco pesante degli avversari che probabilmente pensavano di trovare una squadra più arrendevole; assurdo l'episodio in cui a gioco fermo, Albertone Trevisan veniva colpito alla nuca in maniera veramente vigliacca, per fortuna i miei ragazzi hanno mantenuto la testa e calmato il nostro mancino".
UFFICIO STAMPA AQUARIA