Grinta. Voglia di far risultato. Organizzazione di squadra. Sono gli ingredienti che hanno permesso alla Waterpolo Bari di sfiorare la vittoria, col più due a un minuto e mezzo dalla fine, e conquistare un punto sul difficilissimo campo di Civitavecchia. Il finale della sfida della terza giornata di serie A2 (girone Sud) di pallanuoto è un 10 a 10, che potrebbe lasciare l’amaro in bocca a capitan Di Pasquale e compagni ma che, in realtà, restituisce tanta fiducia per il collettivo biancorosso, che recrimina per un rigore legittimo a norma di regolamento a due secondi dalla sirena finale. La squadra è stata comunque in grado di condurre per lunghi tratti la partita, che ha visto, soprattutto dal secondo tempo in poi, un emozionante testa a testa, col risultato sempre in bilico.
Civitavecchia si è confermata squadra forte fisicamente ed esperta, difficile da affrontare. Sfida non spettacolare, ma tirata, intensa, rovinata da alcune decisioni arbitrali discusse con veemenza da ambo le parti.
«Per quanto mi riguarda – racconta a fine partita l’allenatore biancorosso, Antonello Risola – oggi abbiamo fatto tre punti. Siamo stati penalizzati da due episodi che hanno caratterizzato la partita: la perdita della calottina di Gregorio, verso la fine del terzo tempo, con la squadra ospitante non in grado di metterci a disposizione una di riserva, e l’episodio del rigore sul dieci pari a due secondi dalla fine. Nosovic ha subito tre volte fallo e due dallo stesso avversario prima di battere a rete. Gli arbitri hanno espulso tre di loro, ma da regolamento avrebbero dovuto fischiare rigore a nostro favore, per gioco antisportivo. Per questo sono nero, adirato, ma allo stesso tempo contento per la prestazione. Voglio sottolineare la prova immensa dei ragazzi, che hanno affrontato al meglio una partita molto fisica, come l’avevo immaginata alla vigilia, nella quale abbiamo anche fatto degli errori, ma che alla fine ci possono stare in sfide del genere».
Risola sottolinea la solidità del suo gruppo e ancora l’inadeguatezza della direzione di gara: «L’arbitraggio non è stato all’altezza della partita e mi sento di dire che noi siamo stati nettamente penalizzati. La prestazione dei ragazzi meritava i tre punti e, per me, è come se li avessimo conquistati. Non so quante squadre saranno capaci di fare prestazioni del genere qui. Noi, sono convinto, affronteremo tutte le partite con questa testa. Ci dobbiamo salvare il prima possibile, sicuri che possiamo fare risultato con tutti. E con questo spirito ci prepareremo a ogni incontro».
La prossima partita della Waterpolo Bari è in programma allo Stadio del Nuoto, sabato prossimo, contro il temibile Arechi Salerno.
Cronaca
Primo tempo. La Waterpolo c’è, da subito. Nuota, contrasta, sfrutta al meglio le situazioni di superiorità numerica e sblocca il risultato con bomber Provenzale, dopo 3’ e 31” di gioco. Civitavecchia è avversario di livello, soprattutto in casa, e lo dimostra con una reazione che porta Castello, dopo poco più di un minuto e mezzo, al pareggio. Ma i ragazzi di Risola fanno subito capire che oggi sarà dura fare punti contro di loro: conquistano un’espulsione e dopo venti secondi si riportano avanti con Nosovic. È necessario un minuto e mezzo ai laziali per pareggiare nuovamente con Castello. La partita è combattuta, non spettacolare, ma agonisticamente apprezzabile. La Waterpolo gestisce al meglio l’ultimo attacco e in superiorità numerica si riporta ancora avanti, con Provenzale, a un secondo dal suono della sirena
Secondo tempo. Per due volte Tramacera salva il vantaggio, con interventi da grande numero uno. Ma sorretta dal pubblico, Civitavecchia prova a far valere il fattore campo, che ha da sempre contraddistinto i campionati, anche di A1, degli uomini allenati da Pagliarini. Il pareggio arriva, però, dopo 5’ e 17” di gioco, con il croato Zanetic. Civitavecchia sfiora il sorpasso e lo realizza in 40” con Quaglio. La Waterpolo sembra un attimo in difficoltà, ma fa affidamento alle sue certezze e ai suoi schemi. Mantiene la calma, sfrutta l’uomo in più e va a segno con Sassanelli a un minuto e mezzo dalla sirena. È il momento di Civitavecchia, però, che ancora con Quaglio va a rete e chiude la frazione in vantaggio 5 a 4.
Terzo tempo. In vasca salgono tensione e nervosismo. L’acqua del PalaGalli si agita con più forza, ma dalle situazioni difficili la Waterpolo Bari sa emergere come poche. E lo fa col suo capitano, Daniele Di Pasquale, a segno tre volte consecutive, due in superiorità numerica. I biancorossi difendono alla perfezione e trovano soluzioni in attacco, per il 7 a 5, che diventa 7 a 6, per il gran gol di Zanetic a due secondi dalla sirena. Prima della rete, ci sono da annotare, però, l’espulsione dell’accompagnatore Lotito, quella definitiva di De Bellis e il primo episodio che ha fatto infuriare Risola: il giovane Gregorio perde la sua calottina numero due, ma lo staff di Civitavecchia non ne mette una nuova a disposizione. Così, i biancorossi sono costretti a contare su una panchina divenuta d’improvviso cortissima.
Quarto tempo. Passa poco meno di un minuto e mezzo e Castello sigla il pareggio, sfruttando la superiorità numerica. Il pubblico di Civitavecchia si scalda, ma la Waterpolo non molla un centimetro in acqua. Anzi, con Federico Patti si riporta in vantaggio dopo 35”. Tramacera si oppone in un paio di circostanze al ritorno dei laziali e su schema collaudato, a 4’ e 32”, Di Pasquale riporta a più due i Reds. Civitavecchia prova a tornare in partita e ci riesce solo a 3’ e 51” dal termine con Cecchini, che riporta i suoi a meno uno. Ma la Waterpolo non si scompone e a 2’ e 18”, sembra mettere a segno il colpo decisivo con Padolecchia, servito con l’uomo in più in attacco. I ragazzi di Risola continuano a difendere bene, ma la reazione veemente di Civitavecchia
porta a due espulsioni temporanee e al pareggio a 48” dalla sirena finale a opera di Zanetic (di Romiti il decimo gol laziale). C’è tempo per un’ultima azione per la Waterpolo. I ragazzi di Risola fanno scorrere il tempo fino a liberare in area Nosovic e Santamato per il tiro. Civitavecchia si vede espellere tre uomini, per falli a ripetizione. Risola chiede il rigore da regolamento, per doppia infrazione dello stesso difensore su Nosovic. La partita si interrompe per qualche minuto. Gli arbitri, però, non ravvedono gli estremi per la massima punizione e la partita si chiude sul 10 a 10. La Waterpolo stupisce ancora. La testa, da lunedì, sarà tutta rivolta alla sfida casalinga con Salerno.
Terza giornata serie A2 (girone Sud)
Nuoto Civitavecchia – Waterpolo Bari 10 – 10 (2-3, 3-1, 1-3, 4-3)
PalaGalli – sabato 10 dicembre
Arbitri: Rotondano e Guarracino
Waterpolo Bari: Tramacera, Gregorio, Sassanelli, Scamarcio, Provenzale (2), Nosovic (1), Padolecchia (1), Santamato, Di Pasquale (4), Palmisano, De Bellis, Patti, Orsi. All.: Antonello Risola
Ufficio stampa Waterpolo Bari