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A1 M – Trasferta insidiosa per l’AN Brescia

ale-morandini

An Brescia in viaggio per il diciassettesimo turno di campionato: sabato, alle 18, i ragazzi di Sandro Bovo saranno ospiti della Pallanuoto Trieste. Dopo la tutt’altro che facile vittoria sull’Acquachiara, per l’An una trasferta insidiosa per vari motivi: un po’ per le fatiche (soprattutto mentali) accumulate l’altroieri sera, un po’ per le qualità dei giuliani, e un po’ anche per il fatto di giocare in un campo tradizionalmente ostico come la piscina Bianchi. In più, Trieste è reduce da tre sconfitte di fila, due delle quali subite con squadre che, in graduatoria, sono dietro (Roma Vis Nova e Quinto), per cui, senza dubbio, la compagine di Stefano Piccardo farà di tutto per dimostrare di valere i 20 punti all’attivo che significano la più che tranquilla posizione di centro classifica. Considerati i tanti allenamenti fatti assieme, tra le due formazioni ci sono ben pochi segreti, e anche questo aggiunge sale alla sfida: per il sette biancazzurro un’altra prova da affrontare con la massima concentrazione per continuare a migliorare le condizioni del gruppo. In attesa di sapere le decisioni del giudice in merito ai cartellini rossi rimediati con l’Acquachiara, in rosa tornerà disponibile Valerio Rizzo, e anche il recupero dell’attaccante savonese andrà sfruttato per proseguire con decisione il percorso di crescita.

«Affrontiamo una trasferta difficile – dichiara il vice presidente biancazzurro, Alessandro Morandini -, fare punti a Trieste è sempre dura: sono una squadra con un potenziale in crescita e preparata da un tecnico di livello, dovremo prestare la massima attenzione. L’obiettivo è consolidare quanto di buono fatto finora e ottimizzare il rendimento, facendo leva anche sul rientro di Rizzo. La partita sarà un validissimo test di avvicinamento a due match di grande importanza come quello di mercoledì con l’Orvosi, e quello di sabato 4 marzo, con lo Sport Management: daremo il massimo. Sono convinto che sarà un incontro di alto livello che regalerà spettacolo perché giocato da due squadre che si conoscono bene e allenate da due tecnici legati da grande amicizia e stima reciproca».

 

Ufficio Stampa AN Brescia