Una giornata da veri leoni ma l’impresa sfuma d’un soffio: dopo quattro tempi di autentica battaglia, l’An Brescia viene superata per 11 a 10 (4-3, 2-2, 4-2, 1-3, i parziali) dalla Pro Recco nella finale del campionato 2018-2019. Andando oltre tutti i problemi capitati nelle ultime settimane – con Nicholas Presciutti e Nikola Vukcevic alla seconda partita dopo quasi un mese di stop -, la squadra di Sandro Bovo entra in acqua con tutta la determinazione degna della sfida clou dell’intera stagione tricolore e, dopo il primo gol subito su un banale errore a metà vasca, fa capire a tutti quanti che, per lo squadrone ligure, questa volta la pagnotta è parecchio dura. Nelle prime due superiorità, capitan Presciutti e il fratello Nicholas concretizzano la grande voglia di fare bene; il terzo uomo in più non dà esito, ma, alla quarta opportunità di sei contro cinque, è Valentino Gallo a bucare Bijac. Tre su quattro in superiorità numerica, contro il Recco, vale quasi la notizia del giorno. Nella seconda frazione, la qualità e la grinta dei biancazzurri rimangono all’altezza della situazione, con il dato delle superiorità che diventa quattro su cinque (in gol, Pietro Figlioli dalla linea esterna). Dopo il cambio di panchine, una lieve flessione dell’An offre lo spunto al grande potenziale dei campioni in carica: nella porta di Marco Del Lungo arrivano quattro reti in parità (notevole la prodezza di Echenique), però Brescia riesce comunque a scuotersi e a rimanere in scia (10-7) grazie alle marcature (anche queste a uomini pari) di Mladjan Janovic (alzotiro da posizione quattro) e Alessandro Nora (a chiudere da posizione uno). Nell’ultima frazione, l’An regala spettacolo ed emozioni a tutto il pubblico di Trieste, e non solo: Valerio Rizzo, da posizione due, suona la carica con il gol del meno due (10-8). Poi, dopo il centro di Di Fulvio (in superiorità), sono Gallo (dal lato mancino) e Christian Presciutti (dalla mano buona) ad annullare il break, portando i biancazzurri sotto di un solo gol. A quarantasei secondi dalla fine, l’uomo in più che può significare il pari: la palla gira bene ma la conclusione non è altrettanto efficace. E così che Recco può smettere di sudare freddo facendo scorrere i preziosi secondi che rimangono, ma Brescia esce a testa altissima dal match.
«È stata la migliore finale che abbiamo disputato – dice il presidente, Andrea Malchiodi -, solo un dettaglio ci ha impedito di riaprire del tutto i giochi. Il cuore che ci mettiamo, non ce l’ha nessuno, e non è tutto qui perché la forza interiore è stata accompagnata da qualità tecniche degne dell’avversario. Non posso che fare i complimenti al coach e ai ragazzi, è stata una partita fantastica».
«Per metà gara – commenta il tecnico, Bovo – ci siamo espressi bene, nel terzo tempo abbiamo commesso alcuni errori e sono arrivati dei gol evitabili. Il tutto, però, senza dimenticare le loro grandi qualità. In ogni caso, abbiamo avuto la forza di reagire e recuperare. Peccato, meritavamo il pareggio; mi è piaciuta la nostra cattiveria agonistica, il cuore, l’anima con cui abbiamo lottato».
Ufficio Stampa AN Brescia