World League: Italia – Russia

nazionale

WORLD LEAGUE ITALIA RUSSIA: UNO SPETTACOLO NELLO SPETTACOLO

di Salvatore Selcia

Che bello! Questa l’esclamazione del bimbo di circa sette anni entrato nella piscina olimpica di Palermo alle 19:15 nel prepartita di Italia Russia di World League, alla vista di una piscina insolitamente nella penombra con giochi di luci che, con movenze sincrone, illuminavano gli spalti e lo specchio d’acqua della vasca, mentre i giocatori sullo sfondo facevano riscaldamento.

Un organizzazione che non ha lasciato nulla al caso, curata nei minimi dettagli dal patron Giliberti, cosciente che la somma dei dettagli fa la differenza nella riuscita di un evento e non si è fatto scappare l’occasione di lanciare la sfida, come si usa dire sui social.

Arrivando in piscina abbiamo visto una Palermo in festa, che era tutta proiettata nell’evento, forze dell’ordine di ogni tipo e genere che presidiavano tutte le strade intorno alla Favorita, nessuna possibilità di parcheggi “nostrani” per le auto, tanta gente ai cancelli, soprattutto giovani e giovanissimi. L’aria di festa che si respirava era contagiosa.

La tribuna era sold out, sono stati intelligentemente allestiti i palchi d’onore e per gli ospiti avversari a bordo vasca. Tutti erano talmente esterrefatti, che non si poteva fare a meno di stare con lo smartphone in mano a riprendere in diretta video l’evento per postarlo sui social.

Dopo un ora circa, di prima parte dello spettacolo, è entrata in scena la partita con un tabellone grafico a riportare i dati e video dell’incontro da fare invidia ai più rinomati spalti del calcio italiano.

La prima parte di gara è stata abbastanza equilibrata, anche se l’Italia di Campagna sembrava giocare al gatto con il topo, ma il vero Campione con la “C” maiuscola, Francesco Di Fulvio, ha messo subito le cose in chiaro, dando assaggio della seconda parte di spettacolo, con la prima rete dell’incontro, un alzo e tiro da posizione quattro con la rete del momentaneo pareggio del due pari, poi successivamente si è conquistato un espulsione in posizione cinque e dopo un rapido uno-due è andato alla conclusione da palo cinque non lasciando scampo al portiere russo Ivanov, così si è chiuso il primo parziale.

Tra l’euforia del pubblico presente, ai ritmi di porompompero pero’, si è aperto il secondo parziale, con il cecchino Merkulov, autore di quattro reti al termine dell’incontro e miglior marcatore in acqua, che portava per la seconda ed ultima volta in vantaggio la Russia in quest’incontro. Quel suo non volersi arrendere alla superiorità di un Italia a tratti anche superficiale, strappava lacrime quasi come Occhio di Falco nel romanzo “L’ultimo dei Mohicani”.

Ci pensava highlander Matteo Aicardi a dare un saggio della classe italica in acqua, con la rete del 4-3, una rete da far vedere a tutti gli apprendisti centroboa che volessero intraprendere quest’avventura.

Dopo l’intervallo lungo, in cui abbiamo assistito alla doppia esibizione contemporanea delle squadre di sincronette dell’Aquademia e della RN Palermo, si è vista in acqua solo l’Italia, un terzo parziale giocato da primi della classe, una dimostrazione di forza che ha di fatto smistato la partita sui binari corretti, da segnalare la rete di Cannella su uomo in più, che con grande personalità avanzava da posizione tre nei cinque metri e con due finte ha fatto abbassare la difesa avversaria scagliando un missile sotto la traversa senza lasciare scampo ad Ivanov.

Apprezzabile anche la rete del 7-5 di Velotto che, con un bella entrata da 4, attaccava la linea dei due metri e sfuggendo alla marcatura avversaria, riuscendo a portarsi di fronte al portiere avversario e con una torsione deviava nella rete avversaria la palla proveniente dall’esterno.

Il quarto parziale sembrava voler sintetizzare tutte le emozioni dell’incontro: la prima emozione ci è stata regalata da Aicardi con la rete del 9-5, una girata di polso in mezzo a tre marcatori, ennesima rete da cineteca per palati fini.

Poi il break in rimonta di una coriacea Russia mai doma che ha accorciato fino al 9-8.

Infine le reti decisive del 10-8, siglata dal miglior giocatore dell’incontro e senza timori di smentita tra i migliori giocatori al mondo in circolazione oggi, l’incantevole Francesco Di Fulvio, che incarna il prototipo perfetto del giocatore moderno di pallanuoto, intelligenza, precisione e potenza. Subito dopo è arrivata la rete del 11-8 di Velotto, altro talento di classe indiscutibile, presente e futuro della nazionale italiana.

Una rete che ha messo in evidenza tutta la sua classe con la palla rubata a metà campo, un ottima fase natatoria nello scatto verso la rete avversaria, sebbene fossimo quasi al termine dell’incontro, una grande tecnica personale esibita nel movimento del pendolo, con il quale ha eluso il fallo dell’avversario che rinveniva alle sue spalle e gli ha dato la possibilità di tirare a rete guardando il portiere e piazzando la palla senza possibilità di replica.

Le reti di un instancabile capitan Figlioli e del solito Merkulov fissavano il risultato finale sul punteggio di 12-9.

Dal vostro inviato speciale è tutto, arrivederci alla prossima e buona pallanuoto a tutti.

 

ITALIA – RUSSIA 12-9

ITALIA: Del Lungo, Di Fulvio 3, Gitto, Figlioli 1, Fondelli, Velotto 2, Renzuto Iodice 2, Gallo 1, Presciutti, Bodegas, Aicardi 2, Cannella 1, Nicosia. All: Campagna.

RUSSIA: Antonov, Lazarev 1, Suchkov, Dereviankin, Bugaychuk, Ashaev 1, Merkulov 4, Nagaev, Kharkov, Kholod, Lisunov 3, Shepelev, Ivanov. All: Evstigneev.

Arbitri: Peris (Cro) e Dervieux (Fra).

Note: parziali 2-2, 2-2, 4-1, 4-4. Uscito per limite di falli Bugaychuk (R) a 5'42 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 6/12, Russia 2/5.

#Forza7bello

 

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