Promozione – SC Nuoto Napoli, Intervista a Diego Postiglione

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Si parte il 28 Febbraio con la prima giornata del Campionato di Promozione Campania 2015 ed abbiamo intervistato il tecnico dello SPORTING CLUB NUOTO NAPOLI Diego Postiglione.

– Si parte… o si riparte?

Si riparte, si riparte perché mi piace riprendere un percorso che è iniziato molti anni fa con il raggiungimento di traguardi importanti che ci hanno visti militare per tre anni nel Campionato di A2

– Come hai vissuto i tuoi natali in questo sport?

Pallanuotisticamente sono nato in questa società con mister Marco Fusco, quando si chiamava ancora San Giorgio, successivamente ho anche ricoperto la carica di allenatore delle giovanili per circa 10 anni, che ho dovuto sospendere per laurearmi in ingegneria ma continuando la mia carriera di giocatore, militando anche in altre formazioni come Volturno, Avion per poi terminare da protagonista i miei ultimi due anni con la San Mauro Nuoto fino al raggiungimento della promozione in serie B

– Chi ti ha trasmesso questa passione per la pallanuoto?

Forse il cognome. Perché il cognome è d’autore, anche se sono tra i meno illustri e anche l’amicizia con la famiglia Fusco, che conosco da una vita e punto riferimento della pallanuoto campana e non solo

– Dalla tua esperienza analizzando la carriera dei pallanuotisti, ritieni ci siano più lacrime o più sorrisi?

Sicuramente non ci possono essere sorrisi se non ci sono molte lacrime, perché è uno sport dove il sacrificio per raggiungere un risultato ricopre una parte fondamentale rispetto ad altri sport più blasonati

– Se dovessi clonare uno slogan per pubblicizzare la pallanuoto ai giovani cosa diresti?

La pallanuoto ti insegna a vivere! Almeno per me è stato così.

– Cosa pensi di questi cambiamenti in atto del regolamento della Pallanuoto (vasca 25 mt.- 6 giocatori)?

Tentativi per cercare di sollevare uno sport che non decolla. Forse renderlo meno fisico e più tecnico, come era una volta, potrebbe essere una soluzione e non so se ridurre gli spazi possa aiutare. Comunque esprimere un giudizio adesso è prematuro, diamoci il tempo di verificare.

– Secondo te cosa si potrebbe fare per rendere appetibile questo sport al grande pubblico?

Renderlo comprensibile a chi non lo conosce, di facile interpretazione ai non addetti ai lavori, semplificarlo.

– Fondamentale nello sport è la gestione dello stress, come credi debba essere gestito?

L’atleta deve essere sottoposto ad uno stress proporzionato al suo livello e questo è fisiologico nello sport. In certe situazioni si dice che il pallone pesa, quando le partite si fanno difficili o quando un giocatore vive un momento negativo in cui la palla non vuole entrare, ecco, gestire questi momenti e superarli, che sembrano banali, sono quelle piccole difficoltà che fanno fare grandi passi, soprattutto per i più giovani, che molto spesso creano dei legami molto forti proprio con il compagno che l’ha aiutatoin quei momenti.

– Che rosa di giocatori avrai a disposizione quest’anno?

Devo dire che sono molto contento di questi ragazzi, abbiamo formato una rosa con il giusto mix tra giovani e meno giovani. Sono molto soddisfatto anche dei prestiti alternativi, perché si sono completamente integrati e stanno vivendo quest’esperienza nel modo corretto senza sottovalutare la possibilità che hanno a disposizione

– Se ti dico competizione, cosa mi rispondi?

La competizione all’interno di un gruppo è fondamentale, perché è il fattore determinante per la crescita dei singoli atleti e di conseguenza della squadra, ma la cosa più bella è quella di avere un gruppo dove c’è si competizione ma non ci sono inimicizie e sotto questo aspetto devo dire che è molto bello, per me allenatore, vederli lavorare insieme

– Obiettivi per quest’anno?

Nasconderci è inutile, puntiamo alla promozione in serie C, abbiamo formato una rosa di giocatori che in realtà potrebbe già disputare la serie C, ma l’obiettivo è da vedere sicuramente in prospettiva futura al medio e lungo termine, con la formazione di un gruppo che deve crescere per puntare a traguardi ancora più ambiziosi

– Dato l’obiettivo ambizioso, quali insidie prevedi sul vostro cammino?

Ci sono molte variabili in questo campionato, partendo dalla considerazione che anche le altre squadre ambiranno alla promozione in serie C e alcune di loro si sono ben attrezzate. Noi siamo una squadra molto tecnica e questo in alcune piscine più piccole ci potrebbe creare qualche difficoltà, ma come detto in precedenza è uno di quegli ostacoli da superare che fanno parte della crescita che ci deve portare alla maturità

– C’è un leader nella tua squadra?

Al momento ho individuato due o tre giocatori che potrebbero trascinare la squadre nei momenti di difficoltà, ma questo lo vedremo poi durante gli incontri di campionato.

– Ritieni sia importante avere un leader in squadra?

Ogni gruppo ha le sue dinamiche, non esiste una regola fissa che possa definire la necessità o meno di un leader, certo avere un punto di riferimento, un trascinatore nei momenti di difficoltà è importante, però potrebbe esserci anche un livello di maturità tale all’interno del gruppo dove ognuno possa fare la propria parte.

– Il sogno nel cassetto?

Non voglio fare voli pindarici, ma ritornare in serie B nei prossimi anni, non ci dispiacerebbe.

– Ti possiamo strappare una promessa per i vostri sostenitori?

La promessa che mi sento di fare è che ci sarà l’impegno massimo per raggiungere da subito la serie C, anche perché l’impegno che ci stiamo mettendo non è da campionato di Promozione e se è vero che i sacrifici vengono ripagati… Sappiate che ci suderemo la calottina ad ogni partita.

– Complimenti e in bocca al lupo!

Grazie

Ufficio Stampa – Sporting Club Nuoto Napoli

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