La notizia della soppressione dei campionati nazionali ha sorpreso pochi nell’ambiente delle piscine. Tutti, o quasi, coloro che vivono e respirano pallanuoto avevano in qualche modo intuito che la strada intrapresa nelle ultime settimane stesse portando verso un’unica destinazione.
Sensazioni confermate e ribadite anche da Elena Maggi, direttore sportivo del Bogliasco femminile. Dopo aver lottato per anni nelle piscine di mezz’Italia, l’ex numero 7 biancazzurra di certo si aspettava un epilogo differente per la sua prima stagione vissuta a bordo vasca: “Devo ammettere che come tutti coloro che operano in questo mondo un po’ me l’aspettavo – afferma Maggi – Sono convinta che quella di sospendere i tornei sia stata una decisione sofferta per chi ha dovuto prenderla e che alla fine si sia preferito privilegiare la salute collettiva, che d’altronde deve sempre venire prima di ogni altra cosa. Certo, ci dispiace non essere riuscite a portare a termine la stagione ma se non c’erano le condizioni necessarie per farlo allora forse è stato meglio così”.
Un’interruzione forzata che sa di supplizio per chi ha fatto dell’acqua clorata il suo elemento primario: “Le più affrante sono ovviamente le ragazze. Credo che nessuna, fin da quando era bambina, sia stata così tanto tempo lontana dall’acqua. E questo è certamente una sofferenza per chi è abituata a nuotare ogni giorno. Anche tenersi in forma non è semplice. Noi ci proviamo con le ormai immancabili dirette video sulle varie piattaforme digitali. Ci vediamo tutte e seguiamo i dettami di Mario Sinatra come se fossimo a bordo vasca. Ma ovviamente non può essere la stessa cosa. E poi ci manca il calore fisico che solo un incontro faccia a faccia può suscitare”.
Tra le conseguenze secondarie portate dal definitivo stop alla stagione agonistica c’è anche l’interruzione del percorso di crescita intrapreso dalla giovane e rinnovata formazione levantina ad inizio anno: “Questa per noi doveva essere una stagione di semina. Un’occasione importante per gettare i semi da far germogliare nei prossimi anni. Purtroppo lo è stata solo in parte, sia per me, nella mia nuova veste da dirigente, che per le atlete. Anche per questo voglio ringraziarle tutte, una ad una. Sono sempre state straordinarie, manifestando un impegno non comune in una categoria estremamente impegnativa come l’A1. Dopo aver vinto tanto a livello giovanile hanno dimostrato di poter dire la loro anche nel massimo campionato e sono convinta che questa pausa non intralcerà più di tanto la loro carriera. Impossibile poi non ringraziare Mario (Sinatra, ndr), un maestro che dopo tanti anni continua ad insegnarmi quotidianamente qualcosa, e la società, che ci è sempre stata molto vicino”.
Una società che, in attesa di un lento e sospirato ritorno alla normalità, continua comunque a lavorare guardando in avanti: “Nonostante tutte le incertezze del caso stiamo già pensando al futuro, sia a livello agonistico che societario. I lavori eseguiti di recente alla Vassallo dimostrano come la nostra voglia di non fermarsi sia tangibile e che non vediamo l’ora di riprendere a nuotare dietro ad un pallone”.
Prima però per le giovani bogliaschine c’è un appuntamento al quale nessuna vuole mancare: “Ci siamo ripromesse che non appena ce ne sarà la possibilità ci incontreremo tutte assieme per trascorrere qualche ora in allegria e tornare a respirare quell’aria da spogliatoio che tanto ci manca. La seconda tappa sarà tornare ad allenarsi in vista della prossima stagione. Magari un po’ in anticipo rispetto agli anni passati ma con, se possibile, ancora più voglia di prima”.
Bogliasco 1951