Bogliasco Bene – Città di Cosenza 5-5 (2-2; 1-2; 2-0; 0-1)
BOGLIASCO BENE: Malara, Viacava 3, Zimmerman, Dufour(cap), Trucco, Millo, Maggi, Rogondino, Boero, Rambaldi 1, Cocchiere 1, Casey, Imperatrice. All: Sinatra.
CITTÀ DI COSENZA: Gorlero, Citino (cap) 1, De Mari, Motta S. 1, De Cuia, Kuzina 3, Nicolai, Di Claudio, Presta, Motta R., Nisticó, Sena. All: Capanna.
Arbitri: Petronilli e Ricciotti
Note: espulsioni Bogliasco 1/11; Cosenza 1/4. Nessuna giocatrice uscita per limite falli.
È un punto pesante quello strappato con grinta e sudore dal Città di Cosenza a Bogliasco. Un pari che ricalca quello di Coppa Italia per molti motivi. Punteggio basso, grande difesa di Cosenza, ottima prova di una decisiva Gorlero e consueto squilibrio nelle espulsioni nonostante un buon arbitraggio, con Cosenza che totalizza una rete su quattro occasioni con l’uomo in più e Bogliasco che gode di 11 occasioni in superiorità e ne concretizza solo una. Poco male, perché le calabresi danno continuità alle ottime prove di Coppa, tornano con un punto pesante da un match fuori casa e lasciano Messina da sola a fondo classifica, con l’opportunità di allungare ancora nel match da recuperare con Firenze. Buon bilancio quindi e buona prova, a volte confusionaria, ma con una fase difensiva di gran qualità e 32 minuti di carattere. Cosenza attende quindi il match con Firenze e lavora per i tre punti che farebbero fare un balzo in avanti ad una squadra che nella prima fase di stagione ha praticamente giocato quasi tutte le partite in trasferta, e vuole fortemente rifarsi nel girone di ritorno. LA CRONACA: Gara equilibrata nelle prime battute, e rete di Viacava che in controfuga dopo un errore pesante di Cosenza supera Gorlero. Cosenza trova ben presto il pari con Citino che da posizione decentrata con una splendida beduina mancina supera Malara. Bogliasco costruisce bene e segna la seconda rete, ancora con Viacava, ma Kuzina chiude il primo tempo sul due pari. Il secondo periodo è combattuto: Kuzina porta in vantaggio Cosenza, Viacava firma il tris personale e Gorlero compie almeno tre parate incredibili prima del 3-4 firmato Silvia Motta con un bolide dalla distanza. Nel terzo Cosenza tira il fiato, incassa i gol da Cocchiere e Rambaldi, difende ancora bene sull’uomo in meno ma sembra in difficoltà. Poi il pari in quarto periodo confusionario, con le squadre stanche e la sola rete di Kuzina che firma il pari. Capanna benedice il buon punto ma non è del tutto contento. “Vedo il bicchiere mezzo pieno per le cose buone che ho visto – sottolinea il trainer ligure – ma mezzo vuoto per la mia ambizione e per alcuni aspetti che vanno modificati. Sotto il profilo dell’abnegazione, della grinta, della qualità in difesa non posso che essere soddisfatto. In fase offensiva però non siamo spietate. La nostra è una squadra che deve finalizzare meglio ciò che costruisce, che deve limitare i momenti di buio senza sprecare quanto di buono costruisce. Se limiti gli avversari sull’ uomo in più, e sottolineo che l’arbitraggio è stato buono, devi anche farti valere in attacco, perché le partite si vincono se fai bene due fasi”. Cosenza continua però la striscia positiva ed è imbattuta nelle ultime tre gare. “Un buon dato che premia il nostro lavoro, soprattutto se considero che in questo girone di andata abbiamo giocato praticamente sempre in trasferta e i viaggi, specie per affrontare gare in vasche difficili, incidono sui risultati. Adesso però c’è bisogno di riposare, prepara in fretta la gara di Firenze e affrontare la Final Four di Coppa Italia con la voglia di stupire”.
Cosenza Nuoto